Florianópolis, una delle località turistiche più scelte dello Stato di Santa Catarina (Brasile), ha già contato più di 1.250 persone affette da diarrea, quindi la Segreteria sanitaria municipale locale ha confermato che la città sta attraversando un’epidemia epidemica all’inizio di questo estate 2023 e ancora non si conosce la causa che lo provoca.
Del totale dei casi rilevati, 914 sono stati identificati nell’Unità di Pronta Attenzione (UPA) della zona nord, a Canasvieiras, mentre 337 sono stati registrati nell’UPA Sud, secondo il quotidiano G1, la versione statale di Globo.
Riguardo all’epidemia, che colpisce residenti e turisti, si informa che "si stanno indagando le cause, e che una delle ipotesi è che i casi possano essere legati a luoghi non adatti alla balneazione su alcune spiagge, soprattutto nel nord del isola".
Il rapporto dell’Istituto per l’Ambiente di Santa Catarina (IMA) rileva che spiagge come Canasvieiras e Ingleses hanno la maggior parte delle zone non adatte alla balneazione.
D’altra parte, è stato riferito che il Consiglio di sorveglianza epidemiologica sta monitorando i casi nei comuni e che venerdì scorso si è svolto un incontro con gli operatori sanitari di Florianópolis e Itajaí, sulla costa settentrionale. In quell’incontro si decise che i campioni sarebbero stati raccolti e inviati al Laboratorio Centrale di Sanità Pubblica di Santa Catarina (Lacen) per identificare l’agente causale dell’epidemia.
Secondo le autorità dell’Organismo di Vigilanza le malattie diarroiche acute possono essere causate da virus, batteri e funghi. Alcuni fattori che contribuiscono a far sì che una persona contragga la condizione sono: l’ingestione di acqua contaminata, ghiaccio o alimenti di origine sconosciuta oltre al consumo di carne, pesce e/o crostacei crudi o poco cotti. Può verificarsi anche con il consumo di alimenti scarsamente conservati, il bagno in acque contaminate, il contatto diretto con una persona malata e la mancanza di abitudini igieniche.
A causa di questo tipo di sintomi, le autorità brasiliane raccomandano di lavarsi le mani, bere acqua approvata per il consumo, evitare cibi che contengono uova crude, controllare la data di scadenza dei prodotti alimentari trasformati, non portare animali in spiaggia, non fare il bagno in spiagge non idonee ed evitare ingoiare acqua di mare.