Rischio di suicidio in seguito alla diagnosi di demenza

Gli individui sotto i 65 anni corrono un rischio significativamente più elevato di suicidio entro tre mesi dalla diagnosi di demenza, evidenziando la necessità di interventi mirati.

Maggio 2023
Rischio di suicidio in seguito alla diagnosi di demenza

Punti chiave

Esiste un’associazione tra una diagnosi di demenza e un aumento del rischio di suicidio?

Risultati  

In questo studio caso-controllo rappresentativo a livello nazionale che ha incluso 594.674 persone in Inghilterra dal 2001 al 2019, la demenza è risultata associata a un aumento del rischio di suicidio in specifici sottogruppi di pazienti: quelli diagnosticati prima dei 65 anni (in particolare nei 3 mesi successivi alla diagnosi ), quelli nei primi 3 mesi dopo la diagnosi e quelli con comorbilità psichiatriche note.

Senso  

Considerati gli attuali sforzi per migliorare i tassi di diagnosi di demenza, questi risultati sottolineano l’importanza dell’implementazione simultanea della valutazione del rischio di suicidio per i gruppi identificati ad alto rischio.

Importanza  

I pazienti affetti da demenza possono essere maggiormente a rischio di suicidio. L’identificazione dei gruppi a più alto rischio di suicidio sosterrebbe gli sforzi mirati di riduzione del rischio da parte dei servizi clinici per la demenza.

Obiettivi  

Esaminare l’associazione tra diagnosi di demenza e rischio di suicidio nella popolazione generale e identificare sottogruppi ad alto rischio.

Design, ambiente e partecipanti  

Si trattava di uno studio caso-controllo basato sulla popolazione condotto in Inghilterra dal 1° gennaio 2001 al 31 dicembre 2019. I dati sono stati ottenuti da più record elettronici collegati dall’assistenza primaria, dall’assistenza secondaria e dall’Office of Statistics Nationals.

I partecipanti inclusi erano tutti pazienti di età pari o superiore a 15 anni e registrati presso l’Office for National Statistics England con una morte codificata come suicidio o verdetto aperto dal 2001 al 2019. Fino a 40 partecipanti di controllo vivente per caso di suicidio sono stati abbinati in modo casuale nella pratica di assistenza primaria e data del suicidio

Mostre  

I pazienti con codici riferiti a una diagnosi di demenza sono stati identificati nei database delle cure primarie e secondarie.

Principali risultati e misure

Gli odds ratio (OR) sono stati calcolati utilizzando la regressione logistica condizionale e aggiustati per sesso ed età alla data indice/suicidio.

Risultati 

Del campione totale di 594.674 pazienti, 580.159 (97,6%) erano controlli (età mediana [IQR] alla morte, 81,6 [72,0-88,4] anni; 289.769 pazienti di sesso maschile [50, 0%]) e 14.515 (2,4%) sono morti per suicidio (età mediana [IQR] alla morte, 47,4 [36,0-59,7] anni; 10.850 pazienti di sesso maschile [74,8%]]).

Tra coloro che sono morti per suicidio, 95 pazienti (1,9%) avevano una diagnosi registrata di demenza (età mediana [IQR] alla morte, 79,5 [67,1-85,5] anni; durata mediana [IQR] del follow-up, 2,3 [1,0- 4.4] anni).

Non è stata riscontrata alcuna associazione complessivamente significativa tra la diagnosi di demenza e il rischio di suicidio (OR aggiustato, 1,05; IC al 95%, 0,85-1,29). Tuttavia, il rischio di suicidio era significativamente aumentato nei pazienti con diagnosi di demenza prima dei 65 anni (OR aggiustato, 2,82; IC al 95%, 1,84-4,33), nei primi 3 mesi dopo la diagnosi (OR aggiustato, 2,47; IC al 95%, 1,49 -4,09) e in pazienti con demenza e comorbidità psichiatrica (OR aggiustato, 1,52; IC al 95%, 1,21-1,93).

Nei pazienti di età inferiore a 65 anni ed entro 3 mesi dalla diagnosi, il rischio di suicidio era 6,69 volte (IC al 95%, 1,49-30,12) superiore rispetto ai pazienti senza demenza.

Conclusioni e rilevanza  

I servizi di diagnosi e trattamento della demenza, sia in contesti di assistenza primaria che secondaria, dovrebbero indirizzare la valutazione del rischio di suicidio a gruppi identificati ad alto rischio.