La depressione interagisce con il carico allostatico per prevedere il declino cognitivo

La depressione interagisce con il carico allostatico per prevedere il declino cognitivo nella mezza età, evidenziando la complessa relazione tra salute mentale e funzione cognitiva.

Luglio 2023
La depressione interagisce con il carico allostatico per prevedere il declino cognitivo

Punti salienti

• La storia di depressione ha interagito con il carico allostatico per prevedere un declino cognitivo di 9 anni nella mezza età.

• Questa interazione prevedeva in modo significativo la funzione esecutiva ma non la perdita di memoria episodica.

• La depressione prevedeva il declino cognitivo specificamente negli individui con un carico allostatico superiore alla media.

• L’analisi dei singoli domini fisiologici ha rivelato che l’infiammazione è il moderatore più importante.

Una nuova ricerca fornisce la prova che i marcatori di infiammazione, metabolismo lipidico e composizione corporea svolgono un ruolo chiave nel prevedere la probabilità di declino cognitivo tra gli adulti depressi di mezza età. Lo studio, pubblicato su Psychoneuroendocrinology , ha scoperto che una storia di depressione interagiva con il carico allostatico per predire un declino delle prestazioni cognitive.

Il carico allostatico è una misura del danno cumulativo che si verifica a causa dello stress cronico. Include fattori come la pressione alta e alti livelli di infiammazione. La gestione del carico allostatico è essenziale per mantenere una buona salute. Molti studi hanno indicato che avere un carico allostatico elevato è associato a prestazioni cognitive inferiori. Ma quei lavori precedenti non valutavano la depressione, lasciando domande aperte sulla natura degli effetti combinati del carico allostatico e della depressione sulla cognizione.

Sfondo

Il carico allostatico (AL) indica l’impatto cumulativo dello stress sui meccanismi omeostatici. Depressione e AL sono stati associati a deficit cognitivi, ma non è chiaro se lo facciano in modo indipendente.

Metodi

Utilizzando i dati dei partecipanti di mezza età allo studio osservazionale longitudinale Midlife in the United States (MIDUS) (n = 704, 57,5% donne, 63,8 ± 10,6 anni nel 2014), abbiamo valutato se l’effetto di una precedente depressione (Composite International Diagnostic Short Form Interview in 1995) sul declino cognitivo tra il 2004 e il 2013 (punteggi Z compositi derivati ​​dal Brief Test of Adult Cognition by Telephone e dallo Stop & Go Switch Task) è stato moderato dai punteggi Z del carico allostatico (AL) nel 2004 (calcolato da biomarcatori nel sangue, nelle urine e nell’elettrocardiografia).

Risultati

Una significativa interazione depressione × AL prevedeva una diminuzione del punteggio cognitivo composito (β = -0,066, SE = 0,029, p = 0,024) e della funzione esecutiva (β = -0,068, SE = 0,025, p = 0,007).

La depressione prevedeva un declino della cognizione composita tra quelli con punteggi AL Z superiori a -0,055. I sottodomini AL dell’infiammazione e del metabolismo lipidico hanno mostrato evidenza di moderazione.

Conclusione

Gli adulti di mezza età con depressione che avevano un carico allostatico più elevato avevano un rischio maggiore di declino cognitivo.

Studi futuri dovrebbero valutare se l’interazione predice la demenza incidente e se gli interventi mirati alla depressione o all’AL elevato nelle persone che soffrono di entrambi possono attenuare il declino cognitivo.