Un nuovo studio svela un’efficace strategia di prevenzione della tubercolosi

Nella battaglia contro la tubercolosi (TBC), uno studio offre informazioni cruciali sull’efficacia dei trattamenti preventivi

Giugno 2024
Un nuovo studio svela un’efficace strategia di prevenzione della tubercolosi

Il trattamento preventivo della tubercolosi (TBC) è fondamentale per arrestare la progressione delle infezioni tubercolari latenti verso una malattia attiva e potenzialmente fatale. Nonostante la curabilità dell’infezione da tubercolosi, non esiste un consenso globale su quali sottogruppi di individui esposti debbano ricevere la priorità per il trattamento preventivo. Fattori come l’età e lo stato di infezione confermato possono influenzare i benefici del trattamento. Un recente studio si propone di fare luce su questa questione, concentrandosi sull’efficacia del trattamento preventivo tra le diverse fasce di età e sullo stato di infezione da Mycobacterium tuberculosis.

Lo studio, condotto da un ricercatore della Boston University School of Public Health, sottolinea l’importanza di dare priorità al trattamento della tubercolosi per gli individui esposti a infezione confermata da tubercolosi, indipendentemente dall’età, in contesti con bassa prevalenza di tubercolosi. Tuttavia, in contesti ad alto carico, dovrebbe essere preso in considerazione un trattamento preventivo per tutti gli individui esposti, anche senza infezione confermata. Questa strategia è in linea con gli sforzi globali di sanità pubblica volti a ridurre la mortalità da tubercolosi del 95% entro il 2035.

La ricerca, che comprende una revisione e un’analisi complete, ha identificato nuovi casi di tubercolosi tra i contatti stretti di individui diagnosticati. L’efficacia del trattamento preventivo variava in base a fattori quali età, stato dell’infezione e carico di tubercolosi nell’ambiente. Tra i partecipanti, il trattamento preventivo della tubercolosi ha mostrato un’efficacia complessiva del 49%, con un’efficacia particolarmente elevata dell’80% tra quelli con infezione confermata. In particolare, il trattamento si è rivelato inefficace per la maggior parte dei soggetti senza evidenza di infezione, ad eccezione dei bambini di età inferiore a 5 anni.

Conclusione

Lo studio sottolinea l’importanza di strategie mirate che diano priorità ai contatti con evidenza di infezione da M. tuberculosis in ambienti a basso carico, sostenendo al contempo un approccio ampio che comprenda tutti i contatti in ambienti ad alto carico. Il trattamento preventivo ha dimostrato un’efficacia costante in tutti i gruppi di età, suggerendo la sua fattibilità per tutti i contatti esposti. Questi risultati sottolineano il ruolo fondamentale del trattamento preventivo nella lotta contro l’epidemia globale di tubercolosi.