Uso di cannabis e rischio di psicosi e disturbi affettivi: approfondimenti dalla ricerca

L’uso massiccio di cannabis ad alto contenuto di THC/basso CBD è associato ad un aumento del rischio di psicosi, evidenziando l’importanza di comprendere le potenziali conseguenze psichiatriche del consumo di cannabis.

Settembre 2020
Uso di cannabis e rischio di psicosi e disturbi affettivi: approfondimenti dalla ricerca

Scopo:

Questa revisione analizza la relazione tra uso di cannabis e disturbi psicotici, bipolari, depressivi e d’ansia, nonché il suicidio. Riassume le prove epidemiologiche provenienti da studi prospettici trasversali e a lungo termine e considera i possibili meccanismi eziologici.

Metodi:

Revisioni sistematiche e studi metodologicamente validi sul campo (dall’inizio a febbraio 2019) sono stati identificati attraverso una ricerca completa su Medline, PsychINFO ed Embase e riassunti utilizzando una sintesi narrativa.

Risultati:

Prove coerenti, sia da studi osservazionali che sperimentali, hanno confermato l’importante ruolo del consumo di cannabis nell’insorgenza e nella persistenza dei disturbi psicotici.

La dimensione dell’effetto è correlata al grado di consumo di cannabis, con un rischio più elevato di consumo precoce di cannabis e di uso di ceppi ad alta potenza e cannabinoidi sintetici . Prove sempre più numerose suggeriscono che l’uso frequente di cannabis aumenta anche il rischio di mania e suicidio. Tuttavia, l’effetto sulla depressione è meno chiaro e i risultati sull’ansia sono contraddittori con solo pochi studi metodologicamente validi.

Inoltre, la relazione con i disturbi mentali comuni può implicare una causalità inversa , poiché in alcuni studi si ritiene che depressione e ansia portino ad un aumento del consumo di cannabis.

I meccanismi patogenetici si concentrano sull’effetto del tetraidrocannabinolo (THC, il principale ingrediente psicoattivo della cannabis) che interagisce con la predisposizione genetica e forse con altri fattori di rischio ambientale.

Il cannabidiolo (CBD), l’altro ingrediente importante della cannabis tradizionale , potenzia gli effetti psicogeni del THC ma è assente nei ceppi ad alta potenza sempre più disponibili.

Conclusioni:

L’evidenza che l’uso massiccio di tipi di cannabis ad alto contenuto di THC/basso CBD aumenta il rischio di psicosi è abbastanza forte da giustificare un’educazione sanitaria pubblica.

Le prove di effetti simili ma minori nella mania e nel suicidio sono in crescita, ma non sono convincenti per la depressione e l’ansia. C’è molto interesse attuale nella possibilità che il CBD possa essere terapeuticamente utile.