Nel Regno Unito (UK), il dolore dentale acuto è un grave problema che colpisce ogni anno il 9% della popolazione adulta. A livello globale, il problema potrebbe essere ancora più significativo, con segnalazioni che vanno dal 12% al 24% annuo. Si ritiene che la condizione dentale urgente riscontrata più frequentemente sia la pulpite irreversibile sintomatica , che contribuisce fino a una presentazione su tre. Inoltre, è stato riscontrato che la pulpite irreversibile sintomatica ha il maggiore impatto sulla qualità della vita correlata alla salute orale (OHRQoL) ed è la più dolorosa di tutte le presentazioni dentali urgenti.
Nonostante la prevalenza di questa condizione e il suo impatto significativo sui pazienti, non esiste consenso sulla gestione ottimale dell’emergenza. Due studi recenti condotti nel Regno Unito hanno studiato il trattamento della pulpite irreversibile sintomatica e hanno identificato che dal 57% al 62% e dal 77% all’85% dei medici intendevano eseguire rispettivamente una pulpotomia o una pulpectomia d’urgenza . Entrambi gli approcci hanno dimostrato di essere ugualmente efficaci nel ridurre il dolore. Nei denti multiradici, una pulpotomia “di emergenza” è stata considerata più appropriata e prevedibile della pulpectomia a causa delle sfide legate alla rimozione completa della polpa e alla disinfezione del canale radicolare.
Le linee guida hanno sottolineato la necessità di un protocollo di trattamento “potenziato” con ingrandimento e asepsi rigorosa. Tuttavia, la pulpotomia di emergenza viene eseguita entro i limiti della fornitura di cure odontoiatriche urgenti nell´ambito delle cure odontoiatriche primarie. Tale perfezionamento potrebbe non essere realizzabile, in particolare in sistemi come il Servizio Sanitario Nazionale (NHS) del Regno Unito, con una durata media degli appuntamenti urgenti per cure odontoiatriche di 20 minuti. Le sfide legate all´esecuzione di una pulpotomia definitiva entro i limiti di tempo di un appuntamento di emergenza possono essere aggravate da difficoltà anestesiologiche, formazione limitata dei medici di base nella selezione dei casi e nelle procedure di trattamento e accesso ai materiali e all´ingrandimento. Pertanto, una pulpotomia definitiva in una singola visita può essere considerata ambiziosa in molti contesti, rafforzando la necessità di approcci efficaci alla gestione delle emergenze nelle cure primarie.
Questo studio ha valutato l’efficacia delle medicazioni antibiotiche/corticosteroidi (AAC) nella gestione del dolore in pazienti con pulpite irreversibile sintomatica dopo pulpotomia o pulpectomia nelle cure odontoiatriche primarie.
Metodologia
Sono stati reclutati ottantatré pazienti con pulpite irreversibile sintomatica che hanno ricevuto pulpotomia o pulpectomia con o senza AAC.
Sono stati raccolti dati preoperatori sul dolore, sull´uso di analgesici e sull´impatto sulla qualità della vita.
Il follow-up postoperatorio è stato eseguito per 7 giorni, registrando il dolore, il miglioramento percepito, l´uso di farmaci e la capacità di lavorare.
È stato creato un punteggio composito binario per valutare il successo del trattamento sulla base di diversi criteri.
Risultati
Il successo complessivo del trattamento è stato del 57%, con il 25% dei pazienti che hanno richiesto un trattamento aggiuntivo a causa del dolore persistente.
Non sono state riscontrate differenze significative nel successo del trattamento tra i gruppi con e senza CAA.
I pazienti che hanno ricevuto antibiotici/corticosteroidi (AAC) hanno riportato un miglioramento percepito maggiore rispetto a quelli che non li hanno ricevuti.
Conclusioni
- Le prove sul miglioramento dei risultati con l´uso di antibiotici/corticosteroidi (AAC) nella gestione della pulpite irreversibile sintomatica sono limitate.
- Sono necessarie ulteriori ricerche per determinare se questi farmaci offrono un sollievo dal dolore superiore alla semplice rimozione del tessuto pulpare infiammato.
Implicazioni per la pratica odontoiatrica
La pulpotomia e la pulpectomia sono trattamenti efficaci per la pulpite irreversibile sintomatica, ma non sempre ottengono un completo sollievo dal dolore.
L’uso di antibiotici/corticosteroidi (AAC) può offrire un miglioramento percepito nel benessere del paziente, ma non sembra avere un impatto significativo sul dolore, sull’uso di farmaci o sulla necessità di ulteriori trattamenti.
È importante considerare il rischio di resistenza agli antibiotici e di impatto ambientale quando si utilizza la CAA.
Dovrebbero essere esplorate strategie alternative di gestione del dolore nei pazienti con pulpite irreversibile sintomatica.
- Lo studio è stato condotto nell´ambito delle cure odontoiatriche primarie, il che può aumentare la generalizzabilità dei risultati.
- Sono necessarie ulteriori ricerche con un campione più ampio per confermare i risultati.
- È importante personalizzare il trattamento in base alle esigenze di ciascun paziente.
In sintesi, questo studio suggerisce che l’uso di antibiotici/corticosteroidi (AAC) nella gestione della pulpite irreversibile sintomatica potrebbe non essere così vantaggioso come si pensava in precedenza. I dentisti dovrebbero considerare attentamente i rischi e i benefici di questa pratica prima di prescriverla ai loro pazienti.