L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha portato a 11 il numero dei decessi nella Guinea Equatoriale dovuti a casi già confermati del "virus Marburg", si legge in un comunicato del 16 aprile.
Si tratta di una malattia emorragica molto grave, con elevata mortalità, che scatena una febbre emorragica simile all’Ebola, con la capacità di infettare quasi tutti gli organi, dai linfoidi al cervello.
Secondo l’ agenzia di stampa Europa Press , l’OMS ha constatato undici morti a causa della malattia scatenatasi nella Guinea Equatoriale orientale, due in più rispetto al bilancio precedente, ma ha pubblicato che "tutti i ventitré casi aggiuntivi, già identificati come probabili, hanno finito per soccombere". ." alle altre cifre mortali, fino a un totale stimabile di trentaquattro morti".
L’OMS ha spiegato che l’epidemia, iniziata il 13 febbraio, ha un impatto particolare sulla città portuale di Bata, nella provincia costiera del paese africano.
Il virus Marburg viene trasmesso all’uomo dai pipistrelli degli alberi da frutto e si diffonde tra le persone attraverso il contatto diretto con sangue infetto, fluidi biologici, superfici e materiali infetti, a seconda del ceppo virale e della gestione del caso. I sintomi includono mal di testa, vomito con sangue e altri dolori muscolari.
"Non esistono vaccini né trattamenti antivirali approvati per curare questo virus letale, che ha già raggiunto un tasso di mortalità vicino all’88%", indica il rapporto dell’OMS, che cita anche l’ agenzia Télam .
Non esiste una terapia specifica per questa malattia; viene invece eseguito un trattamento di supporto (reidratazione orale o endovenosa) per aumentare la sopravvivenza del paziente e viene utilizzato anche un trattamento sintomatico.
Nel continente africano, precedenti episodi focolai e casi sporadici sono stati registrati in Angola, Repubblica Democratica del Congo (RDC), Kenya, Sud Africa e Uganda.