I dati presentati all’incontro annuale dell’American Association for the Advancement of Science (AAAS), tenutosi a Boston, mostrano che l’epidemia di obesità si sta diffondendo rapidamente in tutto il mondo e che colpisce in modo particolarmente grave i Paesi poveri.
L’adozione degli stili di vita occidentali è probabilmente la causa della crescente diffusione del sovrappeso e dell’obesità in tutto il pianeta.
Secondo il dottor Barry Popkin, dell’Università della Carolina del Nord (Stati Uniti), nel Terzo Mondo ci sono tra 10 e 12 paesi con una prevalenza di sovrappeso e obesità che supera anche quella degli Stati Uniti.
Ad esempio, ha spiegato, il 70% delle donne egiziane adulte è in sovrappeso, così come la metà degli uomini. In Messico, i tassi di prevalenza sono praticamente gli stessi degli Stati Uniti, ma stanno aumentando a un ritmo più rapido.
Forme di lavoro più sedentarie, adozione di diete di tipo occidentale, mancanza di esercizio fisico, influenza della televisione, ecc., sono fattori che, secondo gli esperti, possono essere classificati come colpevoli di questa situazione.
Secondo i ricercatori, nei paesi più poveri, le persone più ricche sono quelle che tendono ad essere in sovrappeso. Tuttavia, con l’aumento della ricchezza complessiva del paese, sono i settori più svantaggiati della popolazione ad avere maggiori probabilità di essere obesi e sovrappeso, soprattutto nelle aree urbane.
Altri dati presentati da esperti dell’Università di Oxford (Regno Unito) riportano il caso di un’isola del Pacifico, Raratonga, dove nel 1966 il 14% degli uomini e il 44% delle donne erano obesi. Nel 1996, i tassi erano aumentati notevolmente, arrivando al 52% per gli uomini e al 57% per le donne.