Uno studio canadese pubblicato sull’ultimo numero di "Archives of Neurology" aggiunge ulteriore forza all’osservazione che le statine, una famiglia di farmaci indicati per ridurre i livelli di colesterolo, sembrano proteggere anche dal morbo di Alzheimer e da altre forme. di demenza.
La nuova ricerca, firmata da scienziati dell’Università di Halifax, ha valutato 1.315 pazienti di età superiore ai 65 anni, inclusi nel Canadian Study of Health and Aging tra il 1991 e il 1996, che stavano assumendo farmaci ipolipemizzanti. Secondo i risultati, questo tipo di farmaci è associato ad una riduzione del rischio di demenza prossima al 75%.
Gli autori sottolineano però che l’effetto protettivo si osserva solo in soggetti di età inferiore a 80 anni, anche se ritengono che la spiegazione potrebbe risiedere nel fatto che queste persone hanno iniziato il trattamento quando avevano già cominciato a sviluppare la demenza.
Studi precedenti avevano già menzionato che le statine sembravano esercitare questo effetto preventivo, anche se il nuovo studio è il primo a sottolineare che anche altre famiglie di agenti ipolipemizzanti potrebbero avere questo beneficio.
Le teorie, basate su studi sugli animali, indicano che le statine possono aiutare a prevenire la formazione di depositi di amiloide nel cervello, caratteristici della malattia di Alzheimer. Un’altra possibilità è che questi farmaci prevengano la demenza riducendo l’infiammazione nel cervello.