Le donne con PCOS corrono un rischio maggiore di malattie cardiovascolari indipendentemente dai criteri diagnostici: uno studio prospettico di coorte basato sulla popolazione
Scopo
La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è associata a molti fattori di rischio per malattie cardiovascolari (CVD), come l’obesità, il diabete mellito di tipo 2 e l’ipertensione. Tuttavia, rimane discutibile se la presenza di molteplici fattori di rischio CVD si traduca in un aumento degli eventi CVD.
Progetto
Una potenziale coorte di nascita della Finlandia settentrionale basata sulla popolazione, 1966.
Metodi
Le persone con una data di nascita prevista nel 1966 nel nord della Finlandia sono state seguite fin dalla nascita.
Le donne nella coorte sono state classificate come affette da PCOS secondo i criteri del National Institutes of Health (NIH) (n=144) o i criteri di Rotterdam (n=386) all’età di 31 anni e sono state confrontate con donne senza PCOS.
La popolazione dello studio è stata riesaminata all’età di 46 anni e l’incidenza degli eventi avversi cardiovascolari maggiori (MACE), inclusi infarto miocardico (IM), ictus, insufficienza cardiaca e mortalità cardiovascolare, è stata registrata fino all’età di 53 anni.
Risultati
Durante i 22 anni di follow-up, sia le donne con PCOS NIH che le donne con PCOS Rotterdam avevano un rischio significativamente più elevato di eventi cardiovascolari rispetto alle donne di controllo.
L’hazard ratio (HR) aggiustato per BMI per MACE nel gruppo Rotterdam-PCOS e nel gruppo NIH-PCOS era rispettivamente 2,33 (1,26–4,30) e 2,47 (1,18–5,17).
Le curve di rischio cumulativo in entrambe le categorie diagnostiche hanno iniziato a divergere all’età di 35 anni.
Per quanto riguarda gli endpoint CVD individuali, l’AMI era significativamente più comune sia nelle donne NIH-PCOS (p=0,010) che nelle donne Rotterdam-PCOS (p=0,019), rispetto alle donne di controllo.
Conclusioni
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