Stile di vita sedentario legato ad una maggiore reattività allo stress

Il comportamento sedentario è associato ad una maggiore reattività cardiovascolare, infiammatoria e del cortisolo allo stress psicologico acuto, evidenziando il potenziale impatto degli interventi di attività fisica sulla gestione dello stress e sulla salute generale.

Dicembre 2022
Stile di vita sedentario legato ad una maggiore reattività allo stress

Punti salienti

• Questo è il primo studio sulla reattività allo stress volto a misurare il comportamento sedentario con l’inclinometro gold standard.

• Il comportamento sedentario è legato a risposte psicobiologiche più ampie allo stress psicologico, indipendenti dall’attività fisica.

• Una reattività esagerata può meccanicamente sostenere i collegamenti tra comportamento sedentario e rischio di malattie cardiovascolari.


Sfondo

Il comportamento sedentario è un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari (CVD), ma i meccanismi sottostanti rimangono poco chiari. Risposte psicobiologiche esagerate allo stress psicologico acuto aumentano il rischio di malattie cardiovascolari.

Il comportamento sedentario è associato a caratteristiche che possono predire ampi modelli di risposta allo stress psicobiologico (ad esempio, elevata pressione sanguigna a riposo e infiammazione sistemica), ma non è attualmente noto se il comportamento sedentario e la reattività allo stress siano direttamente correlati.

L’ obiettivo di questo studio era di esaminare le associazioni tra il comportamento sedentario valutato dal dispositivo e le misure di reattività allo stress.

Metodi

Sessantuno adulti sani hanno utilizzato activPAL (coscia) e ActiGraph (polso) per sette giorni per misurare i livelli abituali di comportamento sedentario (media ± DS = 9,96 ± 1,48 ore/giorno) e di attività fisica da moderata a intensa (media ± SD = 101,82 ± 42,92 minuti/giorno).

I partecipanti sono stati poi sottoposti a test di reattività allo stress, in cui sono state effettuate misurazioni battito per battito del cortisolo salivare e della risposta cardiovascolare (ad esempio, pressione sanguigna, resistenza periferica totale), infiammatoria (interleuchina-6 plasmatica, leucociti). a un ritmo socialmente valutativo di 8 minuti.

Risultati

Volumi più elevati di comportamento sedentario quotidiano sono stati associati a maggiori risposte allo stress per la pressione arteriosa diastolica (Β=1.264, 95% CI=0.537—1.990, p = 0.005), resistenza periferica totale (Β=40.563, 95% CI) =19.310—61.812 , p < 0,001), interleuchina-6 (Β=0,219, IC 95%=0,109—0,329, p < 0,001) e cortisolo (Β=1,844, IC 95%=1,139—2,549, p < 0,001).

Questi risultati sono emersi indipendentemente da covariate determinate a priori, inclusi i livelli giornalieri di attività fisica e adiposità da moderati a vigorosi.

Conclusione

Il comportamento sedentario valutato dal dispositivo è correlato ad una maggiore reattività allo stress multisistemico (ad esempio cardiovascolare, infiammatorio e cortisolo), che potrebbe essere un nuovo meccanismo alla base dei collegamenti stabiliti tra comportamento sedentario e CVD.

La ricerca futura potrebbe studiare gli effetti dei comportamenti sedentari specifici del contesto sulle risposte allo stress, comprese le interazioni con l’attività fisica. Ulteriori lavori dovrebbero esplorare se la riduzione del comportamento sedentario attenua le misure di reattività allo stress, poiché ciò potrebbe avere rilevanza clinica per la prevenzione delle malattie cardiovascolari.

Discussione

Una reattività esagerata allo stress è caratteristica di un comportamento altamente sedentario e potrebbe essere un nuovo meccanismo che collega il comportamento sedentario alla CVD. Il lavoro futuro dovrebbe esaminare l’impatto della riduzione del comportamento sedentario sulle misure della reattività allo stress, poiché ciò potrebbe avere rilevanza clinica per prevenire le malattie cardiovascolari.