Incidenza del cancro cervicale invasivo a seguito della vaccinazione bivalente contro il papillomavirus umano: uno studio osservazionale basato sulla popolazione sull’età al momento dell’immunizzazione, della dose e della deprivazione
Sfondo
Il papillomavirus umano ad alto rischio causa il cancro cervicale. Sono stati sviluppati vaccini che riducono significativamente l’incidenza delle malattie pre-invasive e invasive.
Questo studio osservazionale basato sulla popolazione ha utilizzato dati collegati provenienti da screening, immunizzazioni e registri dei tumori della Scozia per valutare l’influenza dell’età, del numero di dosi e della deprivazione sull’incidenza della malattia invasiva dopo la somministrazione del vaccino bivalente.
Metodi
I dati per le donne nate tra il 1° gennaio 1988 e il 5 giugno 1996 sono stati estratti dallo Scottish Cervical Cancer Screening System nel luglio 2020 e collegati ai dati del registro dei tumori, delle vaccinazioni e delle deprivazioni. .
L’incidenza del cancro cervicale invasivo per 100.000 anni-persona e l’efficacia del vaccino erano correlati allo stato vaccinale, all’età alla vaccinazione e alla deprivazione; Sono state calcolate le curve di Kaplan Meier.
Risultati
Nessun caso di cancro invasivo è stato registrato nelle donne immunizzate a 12 o 13 anni di età, indipendentemente dal numero di dosi.
Le donne vaccinate di età compresa tra 14 e 22 anni che hanno ricevuto 3 dosi di vaccino bivalente hanno mostrato una riduzione significativa dell’incidenza rispetto a tutte le donne non vaccinate (3,2/100.000 [intervallo di confidenza (CI) al 95%) = da 2,1 a 4,6] contro 8,4 [95 % IC = da 7,2 a 9,6]).
L’incidenza non corretta era significativamente più alta nelle donne provenienti dalle aree più povere (indice scozzese di deprivazione multipla 1) rispetto alle aree meno deprivate (indice scozzese di deprivazione multipla 5) (10,1/100.000 [IC al 95% = da 7,8 a 12,8] contro 3,9 [IC 95% = da 2,6 a 5,7]).
Le donne nelle aree più povere hanno mostrato una riduzione significativa dell’incidenza dopo 3 dosi di vaccino (13,1/100.000 [IC 95% = da 9,95 a 16,9] vs 2,29 [IC 95% = da 0,62 a 5,86]).
Conclusione I nostri risultati confermano che il vaccino bivalente previene lo sviluppo del cancro cervicale invasivo e che anche 1 o 2 dosi a distanza di un mese conferiscono beneficio se somministrate tra i 12 e i 13 anni di età. In età avanzata, sono necessarie 3 dosi perché l’efficacia del vaccino sia statisticamente significativa. Le donne che vivono nelle aree più svantaggiate traggono maggiori benefici dalla vaccinazione rispetto a quelle che vivono nelle aree meno svantaggiate. |