Tabella riassuntiva: - Ampi studi randomizzati hanno dimostrato un’elevata efficacia dei vaccini Oxford-AstraZeneca e PfizerBioNTech contro l’infezione sintomatica da SARS-CoV-2 confermata in laboratorio. - L’efficacia nel mondo reale di questi vaccini contro qualsiasi infezione da SARS-CoV-2, comprese quelle senza sintomi, è meno chiara, soprattutto tra gli anziani che erano sottorappresentati nello studio Oxford-AstraZeneca. Cosa aggiunge questo studio - Le infezioni da SARS-CoV-2 diminuiscono sostanzialmente dopo una prima dose di entrambi i vaccini; Due dosi del vaccino Pfizer-BioNTech hanno fornito una protezione ancora maggiore, in misura simile a quella di una precedente infezione da SARS-CoV2. - La vaccinazione e l’infezione precedente si sono rivelate più efficaci nel ridurre le infezioni sintomatiche e le infezioni con carica virale elevata, con riduzioni minori nelle infezioni che non causano sintomi e con carica virale inferiore. - Entrambi i vaccini sembrano essere molto efficaci contro le infezioni compatibili con B.1.1.7 |
Obiettivi
Valutare l’efficacia del vaccino COVID-19 nella prevenzione dell’infezione da SARS-CoV-2 nella comunità.
Progetto
Studio prospettico di coorte.
In giro
L’indagine longitudinale rappresentativa della popolazione del Regno Unito sull’infezione da COVID-19.
Partecipanti
373.402 partecipanti di età pari o superiore a 16 anni che hanno contribuito con 1.610.562 risultati RT-PCR da tamponi naso e gola tra il 1 dicembre 2020 e il 3 aprile 2021.
Principali misure di esito
Nuovi episodi positivi per SARS-CoV-2 RT-PCR in generale, in base ai sintomi auto-riportati, al valore della soglia del ciclo (Ct) (<30 rispetto a ≥30) e alla positività genetica (compatibile con la variante B.1.1.7 rispetto a non ).
Risultati
Le probabilità di una nuova infezione da SARS-CoV-2 sono state ridotte del 65% (IC 95%: dal 60% al 70%; P <0,001) nei ≥21 giorni dalla prima vaccinazione senza una seconda dose rispetto ai soggetti non vaccinati senza evidenza di precedente infezione (RT-PCR o anticorpi).
Nei vaccinati, la maggiore riduzione della probabilità è stata osservata dopo la seconda dose ( 70% , IC 95%: da 62 a 77%; P < 0,001).
Non c’erano prove che questi benefici variassero tra i vaccini Oxford-AstraZeneca e Pfizer-BioNTech (P > 0,9).
Non c’è stata alcuna prova di differenza nelle probabilità di una nuova infezione da SARS-CoV-2 per le persone che avevano ricevuto due dosi di vaccino e con evidenza di precedente infezione ma non vaccinate (P = 0,89).
La vaccinazione ha avuto un impatto maggiore sulla riduzione delle infezioni da SARS-CoV-2 con evidenza di un elevato shedding virale Ct < 30 (riduzione dell’88% dopo due dosi; IC 95%: da 80% a 93%; P < 0,001) e con sintomi auto-riferiti Riduzione% dopo due dosi; IC al 95%: da 82 a 94%; P<0,001); gli effetti erano simili per diversi modelli di positività genetica.
Discussione
Risultati principali
- I risultati di questo ampio studio di sorveglianza comunitaria mostrano che la vaccinazione contro il COVID-19 ha ridotto significativamente la probabilità che le persone risultassero positive alla PCR con una nuova infezione da SARS-CoV-2, con maggiori riduzioni delle nuove infezioni con Ct < 30 e sintomi auto-riferiti, e in coloro che avevano ricevuto 2 dosi di vaccino.
- Le riduzioni fornite dalla vaccinazione erano simili a quelle fornite dall’immunità naturale.
- L’effetto protettivo della vaccinazione era attenuato nelle infezioni con Ct ≥ 30 e senza sintomi auto-riferiti.
- Non c’è stata alcuna prova di alcuna differenza nell’efficacia tra i vaccini Pfizer-BioNTech e Oxford-AstraZeneca, o in quelli con problemi di salute a lungo termine.
- Abbiamo osservato una maggiore riduzione delle nuove infezioni nei soggetti di età superiore a 75 anni rispetto a quelli di età inferiore a 75 anni.
Punti salienti:
- Un ampio studio sull’efficacia nel mondo reale basato sui dati dell’Ufficio nazionale di statistica del Regno Unito mostra una notevole riduzione della positività post-vaccino dopo una singola dose. Si osserva una riduzione del 65% (CI 60%, 70%), senza differenze importanti per tipologia di vaccino.
- Si osserva un leggero aumento dell’efficacia dopo la seconda dose al 70% (CI 62%, 77%) ma non abbastanza da essere significativo. Tuttavia, si osserva una riduzione molto maggiore della gravità dell’infezione, suggerendo importanti benefici in termini di trasmissione. Per CT <30, è impostato su 88% (80%, 93%).
- Per i sintomi auto-riferiti, è analogamente al 90% (82%, 94%).
- In base all’età, è stato riscontrato un beneficio leggermente maggiore per quelli di età superiore a 75 anni con un’efficacia del 76% (68%, 82%), rispetto al 62% (56%, 67%) per quelli di età inferiore a 75 anni.
- Non è stata osservata alcuna differenza tra l’essere vaccinati con due dosi e l’avere avuto una precedente infezione confermata mediante PCR o test anticorpali; Cioè, i vaccini forniscono la stessa protezione che hanno avuto il COVID.
Conclusione La vaccinazione con una singola dose dei vaccini Oxford-AstraZeneca o Pfizer-BioNTech, o due dosi di Pfizer-BioNTech, ha ridotto significativamente le nuove infezioni da SARS-CoV-2 in questo ampio studio di sorveglianza comunitaria. Maggiori riduzioni delle infezioni sintomatiche e/o delle infezioni con carica virale più elevata si riflettono in tassi ridotti di ricoveri/decessi, ma evidenziano il potenziale di una limitata trasmissione continua di infezioni asintomatiche negli individui vaccinati. |
Registrazione: Lo studio è registrato nel Registro ISRCTN, ISRCTN21086382.