L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda l'uso di nirmatrelvir e ritonavir per i casi di COVID-19 non gravi, citando il loro potenziale nel ridurre i ricoveri ospedalieri e alleviare il carico della malattia nei soggetti affetti.
Dicembre 2022
Il feocromocitoma può presentarsi con la classica triade di mal di testa, palpitazioni e sudorazione, e la diagnosi e la gestione tempestive sono cruciali per prevenire complicazioni potenzialmente pericolose per la vita associate al rilascio eccessivo di catecolamine.
Dicembre 2022
Uno studio italiano su pazienti con COVID lungo suggerisce l'esistenza di diversi fenotipi clinici associati alle varianti SARS-CoV-2, evidenziando la complessità delle sequele post-acute e la necessità di approcci gestionali su misura per affrontare diversi profili di sintomi.
Dicembre 2022
La steatosi epatica è associata a vari disturbi metabolici, tra cui il diabete di tipo 2 e le malattie cardiovascolari, sottolineando l'importanza di identificare marcatori predittivi per facilitare l'intervento precoce e la stratificazione del rischio.
Dicembre 2022
Il COVID lungo, caratterizzato da sintomi persistenti a seguito di un'infezione acuta, colpisce circa il 30% degli individui, evidenziando la necessità di strumenti diagnostici migliorati e interventi mirati per affrontare le sequele a lungo termine di COVID-19.
Dicembre 2022
Una revisione completa si concentra sul trattamento delle infezioni causate da batteri Gram-negativi resistenti agli antibiotici, tra cui Enterobacterales produttori di AmpC-lattamasi, Acinetobacter baumannii resistente ai carbapenemi e Stenotrophomonas maltophilia, evidenziando sfide e strategie terapeutiche.
Dicembre 2022
L'affaticamento è altamente diffuso tra gli adulti con malattia infiammatoria intestinale, sottolineando l'impatto significativo della malattia cronica sulla qualità complessiva della vita e l'importanza di strategie di gestione complete per affrontare la disabilità correlata all'affaticamento.
Dicembre 2022
Il virus respiratorio sinciziale (RSV) contribuisce a oltre 100.000 decessi a livello globale, di cui quasi la metà si verifica nei bambini di età inferiore ai sei mesi, evidenziando la necessità di strategie efficaci di prevenzione e gestione, in particolare nelle popolazioni vulnerabili.
Dicembre 2022
Nonostante gli sforzi globali, la mortalità dovuta alla tubercolosi rimane una sfida significativa per la salute pubblica, con finanziamenti insufficienti stanziati per la prevenzione, la diagnosi e il trattamento, sottolineando l'urgente necessità di maggiori investimenti e mobilitazione delle risorse per combattere efficacemente la malattia.
Dicembre 2022